venerdì 24 gennaio 2020

Tortino di riso con composta di peperoni e stracchino

La composta di peperoni è una golosa conserva che accompagna formaggi di media e alta stagionatura, ma anche gli erborinati e i caprini freschi.

Dolce ma non stucchevole, ha un colore vivo e un profumo ricco che invita all'assaggio e il suo sapore agrodolce accontenta tutti i palati.

Oggi abbiamo preparato un gustoso primo piatto, che regala un piacevole contrasto tra il dolce della composta di peperoni e l'acidità dello stracchino.


Ingredienti per 2 persone: 140 gr di riso arborio, 150 gr di composta di peperoni Azienda Agricola Serena Minieri, 100 gr di stracchino, sale q.b.



La preparazione è davvero elementare e consiste nel far cuocere il riso in acqua bollente, scolarlo e poi amalgamarlo alla composta di peperoni e allo stracchino.

Dopo averlo sformato con un coppapasta, ho decorato con composta di peperoni e origano dell'Azienda Agricola Serena Minieri che produce, senza uso di pesticidi e fitofarmaci, frutta e verdura con le quali realizza composte, marmellate, pesto, sughi e corroboranti tisane.










Potete acquistare questi deliziosi prodotti direttamente sul loro e-shop oppure andare a visitare l'azienda che si trova  sulle colline savonesi, per vedere dal vivo i loro metodi di coltivazione e degustare anche dell'ottimo miele.



mercoledì 22 gennaio 2020

Gnocchi con zucca allo zola, cannella e mandorle

Gli gnocchi sono uno dei primi piatti della tradizione culinaria italiana più amati da tutti, anche dai bambini. 

Si diversificano nella forma e negli ingredienti a seconda della regione di appartenenza e sono facili da preparare, seguendo alcuni accorgimenti.

Quando si ha poco tempo per prepararli o non si è certi del risultato, gli gnocchi di Mamma Emma, preparati con vere patate fresche, ingredienti 100% naturali e una totale assenza di conservanti, sanno regalarvi sempre un sorriso.





Sapori che abbracciano e accontentano tutti i palati, una forma artigianale che richiama quella casalinga e una gamma di prodotti qualitativamente superiori che vanno dagli gnocchi, agli spätzle, ai canederli fino alla linea biologica formulata con farina di farro, spirulina, farina integrale ecc.



Oggi abbiamo voluto deliziarci con una ricetta semplice ma molto sfiziosa e, dato che anche l'occhio vuole la sua parte, abbiamo voluto servirla in modo originale:

Gnocchi con zucca allo zola, cannella e mandorle



La ricetta per due persone prevede una confezione di gnocchi alla zucca Mamma Emma, 100 gr di gorgonzola dolce, una noce di burro, un cucchiaino di cannella in polvere, una decina di mandorle o due cucchiai di granella di mandorle.

La preparazione prevede di far sciogliere il gorgonzola a fuoco lento insieme al burro, aggiungere un pizzico di cannella e amalgamare il tutto con gli gnocchi cotti in acqua bollente, salata. 




Ho presentato gli gnocchi in una zucca svuotata, decorando con mandorle sbriciolate e un rametto di rosmarino.










Mamma Emma rappresenta l'italianità fatta gnocco, non perdetevi le mie prossime ricette!













venerdì 17 gennaio 2020

Alberelli golosi del sottobosco

Quando arriva il weekend, l'appuntamento preferito dei miei figli è quello con la ricetta speciale del fine settimana; che sia un primo, un secondo piatto, un dessert, dopo una settimana stressante tutti meritiamo un piccolo ma appagante premio.

Oggi ho preparato un fine pasto semplice ma originale, che ha portato in tavola una bella nota di colore; si tratta degli Alberelli golosi del sottobosco con gelatina di Bonelle ai mirtilli, lamponi, mora e uva spina.



Ingredienti per 3 persone: un disco di Pan di spagna, 6 bonelle in gusti assortiti, fragole e mirtilli q.b.

Procedimento: una volta pronto il Pan di spagna, preparato secondo la ricetta classica, intagliamo con un tagliabiscotti a forma di stella, 3 o 4 pezzi per ogni porzione. 

In un pentolino antiaderente sciogliamo a fuoco molto basso e mescolando di continuo, 6 bonelle ai gusti assortiti di mora, mirtillo, lampone, uva spina con 3 cucchiai di acqua tiepida, fino ad ottenere uno sciroppo denso.




Andremo ora a comporre i nostri alberelli, stendendo un cucchiaio di gelatina sulla prima stella; metteremo ora una seconda stella sulla quale stenderemo altra gelatina.
Decoreremo l'ultima stella con mirtilli e fragole a piacere, se volete anche una spolverata di zucchero a velo!







Un dolcetto facile da preparare, dolce ma non stucchevole, bello da vedere e tutto da gustare!



















venerdì 10 gennaio 2020

Passatelli emiliani con parmigiano reggiano 4 Madonne Caseificio dell'Emilia

Nati in una realtà umile e contadina, dove si recuperava il pane raffermo per creare un piatto ricco e sostanzioso che permettesse di affrontare il duro lavoro nei campi, i passatelli emiliani sono ancora oggi un primo piatto genuino e saporito da gustare in famiglia.

Pochi e semplici ingredienti, ma impastati con sapienza, come uova, pangrattato, parmigiano reggiano, noce moscata e scorza di limone, per dare un tocco di freschezza, fanno dei nostri "passadei" un'ottima pietanza da gustare in brodo o nella versione più moderna con un ricco ragù di pesce.

Per rendere omaggio alla cucina romagnola così ricca e goduriosa, abbiamo preparato i nostri passatelli con parmigiano reggiano stagionatura 24 mesi di 4 Madonne Caseificio dell'Emilia.





Grazie alla sua straordinaria versatilità e ad una complessità di sapori e profumi nati dalla combinazione tra alimentazione del bestiame, tecniche di lavorazione e tempi di maturazione, il parmigiano reggiano 24 mesi si presenta asciutto, friabile e granuloso.

Al palato è dolce e saporito, ha un profumo di burro fuso e frutta secca ed è perfetto per zuppe e vellutate, sia grattuggiato che in petali.

Per realizzare i nostri passatelli, come tradizione comanda, abbiamo utilizzato: 
un uovo intero e un albume;
150 gr di parmigiano reggiano grattuggiato;
100 gr di pane grattuggiato;
la scorza di un limone non trattato e noce moscata q.b.




Iniziamo col mettere in una terrina il parmigiano reggiano, il pane grattuggiato e la noce moscata; aggiungiamo le uova e la scorza del limone grattuggiato e iniziamo ad impastare il tutto.




Dopo avere lasciato riposare l'impasto per circa un'ora lo si passa col "è fèr di pasadéin" il ferro dei passatelli, un disco forato con manici laterali che servono a schiacciare l’impasto fino a farlo uscire dai fori. E' proprio dalla forma che prendono i passatelli passando attraverso il fèr, che deriva il nome di questo curioso formato di pasta.

Noi al posto del fèr abbiamo utilizzato uno schiacciapatate a fori larghi e con l'ausilio di un coltello abbiamo realizzato dei passatelli della lunghezza di circa 4 cm.






Facciamo asciugare i passatelli per circa 30 minuti e poi li andiamo a tuffare in un corroborante brodo di carne.






Si conclude qui per oggi il nostro viaggio multisensoriale, ma torneremo presto insieme a 4 Madonne Caseificio dell'Emilia per esplorare nuovi sapori e presentarvi nuove gustose ricette.