Un vecchio proverbio dice che del maiale si mangia tutto ed è davvero così!
Dal prosciutto alla spalla, passando per pancetta e costine, fino a musetto, orecchie e guance, non si butta proprio niente.
Dal punto di vista nutrizionale la carne di suino è una fonte significativa di tiamina, ovvero la vitamina B1 che ha un ruole essenziale nel metabolismo del glucosio e nella protezione della salute cardiaca.
Il maiale contiene anche discrete quantità di selenio e zinco, che oltre a potenziare il sistema immunitario, difendono dallo stress ossidativo.
Dall'intuizione e dall'esperienza di Michele Dotro, nasce "Sua Maestà il Porco" un'azienda agricola che da 10 anni porta sulle nostre tavole salumi di ottima qualità.
Tra le eccellenze prodotte, Sua Maestà il Porco annovera la 'nduja di Spilinga, regina incontrastata del piccante; il peperoncino riveste un ruolo fondamentale nella sua preparazione, perché non c'è 'nduja senza peperoncino per infuocare i palati dei buongustai e per questo Michele Dotro, anche presidente del Consorzio Produttori Peperoncino Tri Pizzi, dedica diversi ettari alla produzione di peperoncino, sia dolce che piccante.
Quest'ultimo presenta tre protuberanze all’estremità inferiore e per questo prende il caratteristico nome tri pizzi.
Dalla consistenza cremosa e dal sapore deciso, inconfondibile e, perché no, afrodisiaco la 'nduja si può gustare su fette di pane o crostini, sulla pizza o per insaporire sughi e condire primi piatti, meglio se scaldata nel tegamino scaldanduja.
Si tratta di un caratteristico utensile in terracotta costituito da una base sulla quale va sovrapposta una ciotolina.
La base ha un foro sul retro nel quale va inserito un piccolo lumino acceso, che ha lo scopo di riscaldare il prodotto per renderlo ancora più morbido e succulento.
La parte più pregiata del suino è sicuramente il capocollo, dalla carne magra e tenera e dal gusto pieno e saporito.
Ideale come antipasto o secondo, ha un profumo intenso esaltato dal peperoncino e la vena di grasso rende la carne ancora più morbida e saporita.
Da abbinare ad un bel bicchiere di Cirò, corposo e tannico.
Chi non ha mai assaggiato a supprissata, ha perso l'opportunità di gustare una carne compatta e saporita, caratterizzata da un colore rosso vivo e da un sapore dolce, speziato e affumicato.
Generalmente abbinata a vini rossi o rosati, si gusta insieme ad altri salumi, formaggi e conserve sott'olio, oppure come ingrediente principale per un panino, una pizza, una focaccia o per arricchire sughi e parmigiane.
Noi di Tutto Arrosto Niente Fumo abbiamo utilizzato la soppressata di Sua Maestà Il Porco per realizzare un gustosissimo sformato di purè e scamorza, ideale per un aperitivo o un antipasto ricco.
Ingredienti per 8 persone:
150 gr di purè di patate in fiocchi da stemperare in acqua e latte secondo le istruzioni riportate sulla scatola, 30 gr di burro, 4 uova, 30 gr di parmigiano reggiano grattuggiato, 60 gr di soppressata, 100 gr di scamorza, burro sale e pangrattato q.b.
Preparazione: Prepariamo il purè seguendo le indicazioni riportate sulla scatola, aggiungiamo il burro, due uova intere e un tuorlo, il parmigiano reggiano e mescoliamo il tutto fino ad ottenere un composto abbastanza compatto.
Imburriamo una teglia e la rivestiamo col pangrattato eliminando l'eccesso; versiamo metà purè nella teglia livellando bene, tagliamo a dadini il salame e la scamorza e li aggiungiamo al composto.
Copriamo col restante purè, spennelliamo la superficie con un tuorlo d'uovo e inforniamo per 20 minuti a forno caldo.
Una volta raffreddato, tagliamo lo sformato in quadrotti, li trasferiamo su un piatto da portata e li serviamo ancora tiepidi.
Otterremo così un finger food sfizioso e irresistibile da servire ai nostri ospiti.
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